La festa di San Martino
L'usanza vuole che quel giorno gli altari delle chiese siano ornati di una statua del santo festeggiato in quella data che una volta era importante anche sotto un aspetto più profano. Infatti, per i contadini il giorno di San Martino era giorno di paga e di regolamento dei conti, il giorno che segnava per così dire la fine della stagione più impegnativa e l'inizio del più tranquillo e riposante inverno. Oggi, invece, sono soprattutto i bambini a far festa intorno al santo patrono dei poveri e lo fanno tradizionalmente sfilando per le vie dei paesi cantando e reggendo in mano le lanternine di San Martino fatte con le loro stesse mani.
Martino de Tours era nativo della Pannonia, l'attuale Ungheria, e fu ufficiale dell'Impero Romano. Stando alla leggenda, in una gelida notte d'inverno si imbatté in un povero mendicante seminudo. D'impulso tagliò in due il suo mantello e diede una delle due metà al poveretto. Durante la stessa notte ebbe una visione: vide Gesù davanti a lui con indosso la parte del mantello regalato al mendicante. A questo punto, dopo quarant'anni di servizio nell'esercito romano, diede le sue dimissioni da ufficiale, diventò missionario e nell'anno 317 divenne infine vescovo di Tours.
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