sabato 2 dicembre 2023

Eurosostenibilità - Il programma dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa presentato ad Aurava, presso Casa Leila – L'intervento di Laura Panizutti


“ Non poteva mancare in questo periodo di fine 2023 – osserva Renzo Lupatin. Giornalista e Presidente di Borghi d'Europa-, la presentazione del programma 2024 dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa. E, significativamente,l'iniziativa si svolge nel Friuli Occidentale, Terra scelta dal progetto L'Europa delle scienze e della cultura, per sviluppare i dialoghi internazionali”.


L'appuntamento si svolge nel borgo di Aurava (comune di San Giorgio della Richinvelda),presso

il complesso rustico dell'azienda Casa Leila, che, da sempre, si occupa della produzione di salumi

artigianali.




“Sono nato e cresciuto in questa casa – racconta Virgi Gasparotto-, dove la tradizione di oggi era la quotidianità del tempo.Ho imparato ad allevare suini e produrre salumi, in maniera naturale, e da oltre un decennio ho scelto di portare avanti la tradizione per farvi avere la possibilità di riscoprire i gusti autentici della mia infanzia.

Tutelare la tradizione al giorno d’oggi significa fare grandi sacrifici per ottenere una produzione limitata, ma di altissima qualità. Mi piace ricevere i clienti ed avere la possibilità di ospitarli per degustare insieme i prodotti “Virgi – L’Altro Salume”, in un ambiente accogliente e con la possibilità di poter osservare in prima persona la lavorazione dei miei salumi e insaccati.

Inoltre è possibile visitare le stanze di affinamento, dove il tempo dà vita al sapore genuino della tradizione.”


“ Un luogo dove tradizione e innovazione si incontrano – commenta Laura Panizutti,Consulente

Finanziario e Immobiliare, partner d'informazione di Borghi d'Europa-.”




Le eccellenze alimentari del territorio sono per davvero l'incarnazione di quei principi di sostenibilità che, senza di esse, rischierebbero di fare la fine di tante parole, abusate e svuotate ( tanto per fare un esempio “qualità”)....


“ Quando parliamo di sostenibilità – continua Panizutti-, nella filiera agroalimentare o di sostenibilità nel mondo della finanza, facciamo comunque riferimento alla soddisfazione dei bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura” . Ma perché è così importante perseguire questo fine? I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile definiscono un nuovo modello di società, secondo criteri di maggior responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre.”


L’enciclopedia Treccani aggiunge che il concetto di sostenibilità, rispetto alle sue prime versioni, ha fatto registrare “una profonda evoluzione che, partendo da una visione centrata preminentemente sugli aspetti ecologici, è approdata verso un significato più globale, che tenesse conto, oltre che della dimensione ambientale, di quella economica e di quella sociale. I tre aspetti sono stati comunque considerati in un rapporto sinergico e sistemico e, combinati tra loro in diversa misura, sono stati impiegati per giungere a una definizione di progresso e di benessere che superasse in qualche modo le tradizionali misure della ricchezza e della crescita economica basate sul Pil“.


In definitiva, la sostenibilità implica “un benessere (ambientale, sociale, economico) costante e preferibilmente crescente e la prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale“.


giovedì 2 novembre 2023

Eurovinum - I vini di Petrussa a convivio a Sesto al Reghena, alla Trattoria al Grappolo




Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI - Iniziativa Adriatico – Jonica - Forum intergovernativo per la cooperazione regionale), promosso dalla rete Borghi d'Europa organizza un’iniziativa d’informazione volta a valorizzare, in ambito nazionale ed internazionale il territorio del Friuli Occidentale e le sue importanti attività. Tale progetto si protrarrà fino a dicembre del 2024.



L'incontro che si è svolto a Sesto al Reghena, presso la Trattoria al Grappolo , ha proposto a convivio le eccellenze che Michela e la Sua Famiglia utilizzano nella loro cucina quotidiana.

I piatti presentati sono stati accompagnati dalle interviste della redazione di Borghi d'Europa, che ha realizzato due puntate della trasmissione multimediale.


Ad accompagnare i piatti di Michela i vini dell'azienda agricola Petrussa

di Prepotto (Colli Orientali), segnatamente il Merlot e lo Schioppettino.

"Ricordiamo quel momento come fosse ora: la decisione era presa e sapevamo molto bene a cosa andavamo in contro. Era il 1986 quando decidemmo di dedicare la nostra vita all'azienda agricola di famiglia, cercando di dare seguito al grande lavoro ed al grande impegno profusi durante le due generazioni precedenti dal nonno Giuseppe e, successivamente, da nostro padre Celestino. La decisione lasciò Celestino e Giustina, i nostri genitori, senza parole. E non era difficile comprenderne il motivo: la nostra scelta li riportava mentalmente al loro passato, alla dura vita nei campi ed alle continue privazioni a causa delle difficoltà economiche che la vita rurale imponeva."


Lo Schioppettino di Prepotto, è il vino rosso friulano che si produce esclusivamente nel comune di Prepotto, in provincia di Udine, nella vocata DOC “Friuli Colli Orientali”, dove il vitigno Schioppettino è coltivato da sempre. Qui ha trovato una dimora di tal eccellenza, da motivare un gruppo di coltivatori a fondare un Associazione per tutelarlo e promuoverlo. Nel calice, è rosso rubino intenso, il profumo riporta ai frutti di bosco, alla marasca e alla seducente nota speziata. Versatile e complesso, gradisce il lungo affinamento che ne sottolinea l’eleganza.


Ma anche il Merlot proposto da Gianni Petrussa, ha colpito i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa.


"Le caratteristiche organolettiche del Friuli Colli Orientali Merlot DOC- osserva Renzo Lupatin, giornalista-, prevedono un colore Rosso rubino, Rosso granato. Il profilo olfattivo del vino Friuli Colli Orientali Merlot DOC è caratteristico, piacevole e al palato risulta secco, di corpo, sapido."


Ma quei giornalisti vagabondi, che hanno posto le loro ragion d'essere nel mitico camminare la terra di Luigi Veronelli, hanno ben capito l'azienda.

I fratelli Petrussa - osserva Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, sono un team perfetto. Insieme con tanto entusiasmo e passione per il loro lavoro riescono a convincere i clienti nazionali e internazionali.”

I giornalisgti e i comunicatori della rete internazionale sono alla ricerca non soltanto di prodotti eccellenti e di territori ospitali, ma di 'terre' del buon e bello vivere, dove natura e cultura vivano in simbiosi, secondo una sostenibilità dei tempi d'oggi e , lasciatecelo dire, futuri !


venerdì 15 settembre 2023

MILANO VETRINA DEL GUSTO: DA EUSTACHIORA AD ALTRI EVENTI IMPORTANTI

 



Milano 14 Settembre 2023- Ripartono le attività d’informazione per Borghi d’Europa in quel di Milano, sempre col solito motto “d’informare chi informa”, per dare spazio a storie di persone ed eccellenze territoriali uniche.

La prima tappa di Settembre è stata la partecipazione al format “Eustachiora”, una degustazione di 4 vini itinerante in 4 locali che fanno parte del Distretto del Vino della zona di Via Eustachi, a due passi da Porta Venezia.

Un format interessante questo, perché oltre a generare visibilità al quartiere, da la possibilità a tutti di immergersi nel mondo del vino e capirne l’identità.

 

I 4 locali sono SAPORI SOLARI in Via Stoppani 11, AL TAGLIANDO in Via Eustachi 32,
BUBU FIASCHETTERIA TOSCANA in Via Eustachi 16 e POLPETTA DOC in Via Eustachi 8:in  ognuno di essi, è stata degustata un’etichetta della Cantina ospite, che questa volta è stata la Tenuta Roveglia, azienda storica della provincia di Brescia, guidata dalle sorelle Sara, Vanessa e Babettli Azzone.

Un’azienda molto famosa per la qualità dei suoi Lugana e del Chiaretto, che ha avuto un importante sviluppo negli anni ’80, grazie all’abilità e la visione dello scienziato Giovanni Felice Azzone, padre delle attuali titolari.

Il primo vino degustato è stato lo SPUMANTE LUGANA BRUT (Metodo Charmat), una bolla beverina e gioiosa, con  un bouquet agrumato piacevole, poi il MITI - RIVIERA DEL GARDA CLASSICO DOC CHIARETTO 2022 (da uve Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese) , molto fine, fresco e sapido, poi il LIMNE - LUGANA DOC 2022, elegante e strutturato, ed infine il
VITIS ALBA - SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA DOC 2020 (Tuchì. da Uva 100% Friulano), minerale e sapido, con un finale lievemente ammandorlato.

Dopo l’ottimo momento di Eustachiora, Borghi d’Europa nella città meneghina parteciperà alla grande degustazione della Guida Doctorwine 2024 il 30 Settembre e l’1 ottobre, poi alla Sesta Milano Wine Week, la grande kermesse in programma dal 7 al !5 ottobre p.v. ed infine a Milano Golosa, che si terrà dal 15 al 17 ottobre p.v. .

In alto i calici!

 

 

giovedì 27 luglio 2023

Il Buon Paese – Arti e Sapori 2023 a Zoppola

  



Arti e Sapori è un festival internazionale dello spettacolo di strada che da 17 anni trasforma il centro storico di Zoppola in un grande teatro e ristorante a cielo aperto.

50 spettacoli tra giocoleria, funambolismo, acrobazie, teatro e musica sono in programma in 8 punti spettacolo negli angoli più suggestivi del paese, 20 chioschi enogastronomici serviranno specialità tipiche locali e internazionali, birrifici artigianali e un ricchissimo mercatino di artigiani e artisti completano l’offerta di questa manifestazione che si ispira alle fiere tipiche della tradizione contadina.


https://artiesapori.com/


I due laboratori : Laboratorio di Mosaico e Laboratorio di Pizza


La prima è un laboratorio di mosaico che prevede la realizzazione di un manufatto con l’utilizzo prevalentemente di coloratissime tessere di pasta vetrosa tagliate a mano, preceduta da una breve introduzione all’arte del mosaico. Antonella e Tiziana accompagneranno i giovani artisti nella scelta del soggetto e nella realizzazione di un “mosaico tutto loro” da portare a casa.

☑️ Sabato 29 e Domenica 30 luglio dalle 18.30-20.00 e dalle 20.00-21.30

☑️ Nell’area compresa tra il municipio e la chiesa.


Il secondo laboratorio invece si intitola “La pizza la preparo io” ed è aperto a tutte le età. Si tiene Sabato 29 e domenica 30 luglio dalle 17.00 alle 18.30 nell’area esterna della Pizzeria PIZZA IN in Piazza Vittorio Emanuele II nel centro di Zoppola.


La Bottega dei Ricordi : Borghi d'Europa a Zoppola per Arte e Sapori nel 2019


Il 2019 è stato un anno speciale per gli amanti dei viaggi a passo lento: a piedi, in bicicletta, in treno o a cavallo. Il ministero dei beni culturali aveva infatti dichiarato il 2019 come l'Anno del Turismo Lento, nel rispetto dell'ambiente, della cultura e soprattutto del benessere delle persone.


E, nel 2019 ANNO DEL TURISMO LENTO, la rete internazionale Borghi d'Europa realizzò

un intervento d'informazione ad Arte e Sapori , Festival dello Spettacolo di Strada a Zoppola (PN),

organizzato e proposto dalla Pro Loco.

La collaborazione era iniziata nel settembre del 2018, con la partecipazione della Pro Loco alle giornate di informazione di San Pietro di Feletto.

Nel giugno del 2019 veniva poi organizzato un incontro di informazione a Zoppola, con la

realizzazione di due puntate della trasmissione multimediale Borghi d’Europa (Sky La9 e

web).

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa era poi intervenuti alla edizione di Arti e Sapori 2019.





Dall' Archivio multimediale di Borghi d'Europa :


https://www.youtube.com/watch?v=ts1G06j2IXg


https://www.youtube.com/watch?v=HHl2RtebUnw


https://www.youtube.com/watch?v=hztyMeWDJXs&t=23s

venerdì 30 giugno 2023

Il Buon Paese - Le paste tipiche pugliesi : le orecchiette

 


L’Associazione Italiana food blogger è un’associazione culturale senza scopo di lucro con lo scopo principale di creare opportunità di incontro, condivisione, crescita e formazione per tutti coloro che amano il cibo e ne promuovono la cultura attraverso blog, vlog e social media.

Nata nel 2013 dall’impegno di un motivato gruppo di Foodblogger che attraverso momenti di incontro e riflessione hanno investito entusiasmo ed energie nel perseguimento di un’idea in cui credono.

Ogni paese racconta una storia, ogni paese ha la sua tradizione, i suoi usi e costumi e se ognuno di noi andasse a scavare rimarrebbe sorpreso da tanta varietà. La Puglia è una delle regioni che più stupisce, incanta e resta nel cuore. Basta calpestarla una sola volta per capire che quello che si è fatto è solo uno dei primi passi verso la scoperta di una terra meravigliosa. Il viaggio è lungo, ma ne vale la pena.

Percorrendo il territorio pugliese non si può non rimanere affascinati dai suoi molteplici aspetti. Ciò è dovuto anche dal fatto che la Puglia è una regione dalla storia millenaria: essa è avvolta da una magica atmosfera dove il passato sposa la contemporaneità e dove si conservano intatte antiche tradizioni popolari e religiose. Ma non solo: la Puglia autentica si gusta anche a tavola!

ll segreto sta negli ingredienti: genuini e locali come l’ottimo olio extravergine d’oliva (da molti definito come “L’oro della Puglia”) e i vini pregiati. Importanti sono poi le verdure, i legumi e il pesce, ma una grande importanza è racchiusa anche nella pasta.

La pasta è da sempre un alimento simbolo della tradizione culinaria pugliese, con ricette e tecniche tramandate di generazione in generazione; una tradizione antica, il cui fascino artigianale non è eguagliabile dalla moderna meccanizzazione.

In passato, la produzione della pasta era la quotidianità in ogni abitazione: le donne si dedicavano all’arte di impastare e creare i formati tradizionali. Fare la pasta era così un occasione d’incontro fra nonne e nipoti, madri e figlie, che si ritrovavano nello spazio intimo della cucina e condividevano storie, ricordi e insegnamenti.


FORMATI DI PASTE TIPICHE

Quando si parla di pasta tipica pugliese si parla di un vero e proprio mondo, perché le tipologie e gli impasti sono davvero i più svariati e risentono della cultura regionale, delle tradizioni locali e della storia dei luoghi da cui hanno origine.




LE ORECCHIETTE

Formato pugliese per antonomasia, le orecchiette rappresentano il simbolo gastronomico della regione Puglia. Si diffusero in Puglia tra il XII e il XIII secolo a partire dal capoluogo, Bari, dove tutt’oggi restano uno dei piatti più prelibati della città. Seppur tipiche della zona di Bari, ogni provincia ha le proprie orecchiette, cucinate in modo diverso e chiamate con nomi dialettali (recchijeted, hiancarelle, fiaffioli, faciletti, recchietelle, pociacche ecc.). La forma è caratteristica e ricorda quella di piccole orecchie, cioè concava da un lato e convessa dall’altro; il centro è appiattito mentre i bordi sono leggermente più spessi.

Le dimensioni sono variabili ma le orecchiette più diffuse hanno un diametro di circa due centimetri. La superficie è tipicamente ruvida. La loro specialità è nella tecnica: si preparano trascinando i piccoli dischi di pasta con un movimento rapido che aiuta così a formare delle piccole cupole bianche e ruvide, grandi circa tre quarti di un dito pollice. Proprio questa forma particolare permette alle orecchiette di raccogliere in modo ottimale i condimenti e il sugo.


CENNI STORICI


Le origini delle orecchiette sono certamente molto antiche, ma non altrettanto chiare. Alcuni sostengono che non si tratti di una ricetta originaria della nostra penisola e le riconducono ai territori provenzali della Francia.

Qui, fin dal Medioevo, veniva infatti prodotto un tipo di pasta spessa, a forma di piccoli dischi incavati al centro con un movimento del pollice.

Questo tipo di forma ne facilitava l’essiccazione e, di conseguenza, ne favoriva la conservazione, costituendo un alimento ideale nei momenti di carestia.

Si racconta che ne venissero imbarcate in grandi quantità soprattutto sulle navi che si accingevano ad affrontare viaggi molto lunghi. Furono poi gli Angioini, famiglia nobile di origine francese che regnò su gran parte dell’Italia meridionale, a portare questo metodo di preparazione della pasta in Basilicata e in Puglia. Ciò accadde attorno all’XII secolo dopo che Carlo d’Angiò, capostipite della famiglia, scese in aiuto al papa contro gli Hohenstaufen, liberando il sud della penisola italiana che gli venne concesso in cambio.

Questa è però solo una delle ipotesi sulla nascita delle orecchiette. Altri studi affermano infatti che questa pasta sarebbe nata a Sannicandro di Bari tra l’XII e il XIII secolo, nel periodo della dominazione svevo-normanna. In questo caso non deriverebbe da una ricetta francese ma da paste simili tipiche della cucina ebraica e della comunità israelitica locale.


COME SI GUSTANO


La ricetta tipica regionale è quella che le vede insieme alle cime di rapa, ma nella Capitanata (zona che corrisponde all’odierna provincia di Foggia) o nel Salento è frequente anche la variante che le vede insieme al sugo di pomodoro (con o senza spezzatino di carne, polpette o braciole) e ricotta forte di pecora. La loro lunga tradizione ne ha decretato l’inserimento nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat).

venerdì 23 giugno 2023

A TU PER TU COI TERRITORI: DALLE BOLLICINE AL SALAME DI VARZI DOP IN OLTREPO’

 








Due chiacchiere tra Borghi d’Europa e Carlo Veronese, Direttore del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese

Milano, 21 Giugno 2023- Durante la quinta edizione di Spumantitalia a Riva Del Garda, Borghi d’Europa ha fatto due chiacchiere col Direttore del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese, Carlo Veronese, toccando tra i vari argomenti anche il connubio cibo- vino oltrepadano.

Carlo Veronese ha spiegato che un momento di promozione dedicato interamente alla bollicine come il festival Spumantitalia ci sta appieno, è sicuramente importante esserci per la presenza dei buyers e perché si tratta di un evento ben più tecnico di tante altre degustazioni.

Le bollicine Metodo Classico da uva Pinot Nero rappresentano un’eccellenza vinicola dell’Oltrepò, che ben si può sposare con piatti e ingredienti tipici locali, come ad esempio il prelibato Salame di Varzi Dop (Borghi d’Europa ha poi partecipato anche alla rassegna Che Salame!  nel magnifico Castello Malaspina a Varzi).

 

Secondo Carlo Veronese, per aumentare la visibilità è necessario che ogni realtà lavori in sinergia collettiva: ci dev’essere maggiore equilibrio tra cibo e vino, al momento le Cantine sono molto più attrezzate rispetto al food e alcune materie prime da mercato rionale, seppur uniche e di qualità devono diventare di nicchia e di conseguenza anche meglio comunicate.

Il territorio oltrepadano può e deve fare ancora meglio nella promozione, visto che possiede un patrimonio enogastronomico ricco e si devono sfuttare bene i vari momenti fieristici e tematici nel corso dell’anno, cosa peraltro fatta molto bene sinora dal Consorzio di Tutela Vini Oltrepò.

Così va bene!

 

 

lunedì 27 marzo 2023

L'Antico Forno di Andrea Semenzin a Caerano san Marco : un luogo di bontà originarie

  


Il Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane, affonda le proprie radici

in visite gustose d'altri tempi, quando ancora la ricerca e la scoperta di artigiani virtuosi

era un'impresa memorabile.


Oggi tutti parlano di qualità e di eccellenza,troppo spesso a vanvera.

Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di rituffarsi nella propria storia,

per riportare a galla le ragioni di battaglie mai sopite.


L'Antico Forno di Andrea Semezin a Caerano san Marco è una delle attività che ha reso possibile la nascita del Percorso Internazionale e che, ostinatamente, persegue la propria strada fatta di artigianalità ed eccellenza.


Pensate un po' che da questo antico forno, escono ancora le mitiche rosette

"La michetta milanese è il pane simbolo del capoluogo meneghino: è un tipo di pane senza mollica, vuoto all’interno, chiamato per questo anche “pane soffiato” o “pane aereo”, croccante e utilizzato molto spesso come panino farcito proprio grazie al suo interno cavo, sia a tavola che durante gite e pic-nic all’aperto. È riconoscibile dallo stampo a stella, o a rosa, e dalla fragrante croccantezza dell’impasto: per la tipica forma a rosa è infatti anche noto come “rosetta”.


Il motivo della visita ad Andrea sono le ormai prossime festività pasquali, alle quali Antico Forno dedica i suoi dolci artigianali.


La "fugassa" è uno dei dolci di Pasqua originario del Veneto, che vanta origini molto antiche. La tradizione racconta che la focaccia veneta fu ideata da un fornaio trevigiano che in occasione della Pasqua aggiunse all'impasto del pane altri ingredienti, come uova, burro e zucchero, tutto in quantità moderata dati i costi, ottenendo così una focaccia dolce e soffice, da regalare ai suoi clienti. Chiamata anche "fugassin" originariamente questo era il dolce dei poveri ma con il passare del tempo molti pasticceri lo accolsero nelle loro cucine, modificando la ricetta e rendendola più strutturata: la focaccia veneta infatti per risultare cosi soffice vanta 4 lievitazioni. Ogni zona o paese del Veneto applica delle varianti che lo rendono unico di posto in posto: l'aroma varia dal marsala agli agrumi, mentre lo stampo in cui viene cotta può essere a forma di colomba o cilindrico (tipico del panettone) e in tal caso è caratterizzata da una croce sulla superficie. Se vi siete sempre chiesti come realizzare una colomba senza canditi, la focaccia veneta soddisferà a pieno le vostre richieste e diventerà il piatto forte dei vostri menu di Pasqua!


Una sorpresa : Andrea Semenzin la propone in tutti i mesi dell'anno !