sabato 11 dicembre 2021

LA SOSTENIBILITA’ NEI RISTORANTI - Konsum srl nel progetto Eurosostenibilità

 


 

Spesso si pensa che la sostenibilità sia una faccenda che riguarda solo la mobilità e i sistemi di produzione energetica: in realtà è invece un cambiamento generale di mentalità e di rapporti con l’ambiente che deve riguardare tutti noi, rivoluzionando tutti i nostri schemi d’azione.

I ristoranti ne sono coinvolti in vario modo: innanzi tutto sarà necessario garantire la pulizia dei locali ed il benessere degli operatori con prodotti e mezzi sistemi ecosostenibili. Bisognerà quindi scegliere, per le pulizie e la disinfezione, prodotti di qualità, sicuri e rispettosi dell'ambiente, non solo nel loro uso immediato, ma anche in tutto il loro ciclo di vita, compreso lo smaltimento e/o il recupero.

Inoltre bisognerà preoccuparsi anche del benessere degli operatori, controllando il ricambio d’aria, la temperatura e la luce in cucina. Anche l’abbigliamento dei cuochi ha grande importanza; infatti deve essere comodo, fresco ed adeguatamente traspirante, oltre che, ovviamente elegante per sottolineare la professionalità dell’operatore (e soprattutto dello Chef!), come ha dimostrato una ricerca della ditta Konsum SRL (produttrice, tra l’altro, di tali articoli abbigliamenti), come ha dimostrato una ricerca della ditta Konsum SRL (produttrice, tra l’altro, di tali articoli di abbigliamento).

Una volta che sia garantita la pulizia e la salubrità del locale ed il benessere di chi opera in esso, bisognerà riservare grande attenzione anche e soprattutto ai prodotti alimentari serviti, che saranno scelti tenendo anche conto anche della sostenibilità della loro produzione e di cui bisognerà preoccuparsi anche della maniera di cuocerli, tale da rispettare più possibile, non solo l’ambiente, ma anche le loro caratteristiche nutrizionali degli alimenti.

Ma un aspetto di grande importanza nell’attività dei ristoratori è rivestito anche dalla politica di smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda il cosiddetto “rifiuto secco” sarà importante scegliere una gestione dei rifiuti sicura e intelligente, predisponendo un sistema di cestini per la raccolta differenziata senza sprechi e riducendo i costi di gestione dei rifiuti. 

Ma naturalmente l’attenzione maggiore sarà dedicata ai rifiuti alimentari; una recente ricerca ha infatti dimostrato infatti che la maggior parte degli sprechi alimentari nella ristorazione avviene durante la fase di preparazione degli alimenti (45% del totale), o nei piatti dei clienti (34%), o per deterioramento dei cibi (21%). 

Bisognerà fare grande attenzione a questi rifiuti, perché quelli che finiscono in discarica causano gravi danni ambientali, creando gas metano, provocando cattivi odori, attraendo parassiti e insetti ed aumentando la domanda biochimica di ossigeno (BOD) del percolato. In particolare per i ristoranti che dispongono di spazi all’aperto, potrebbe essere possibile anche trasformare tali rifiuti in compost con le apposite compostiere.

Per gli altri bisognerà dividere i vari scarti; per quelli ancora perfettamente commestibili ed integri, di cui non sia possibile un corretto riciclo nel ristorante stesso, si potrebbe organizzare (come sta già avvenendo in molte città) una distribuzione tramite la rete del volontariato, come previsto dalla legge Gadda (106/2016). Infine gli alimenti che non vanno più bene per le persone possono essere in alternativa donati per nutrire gli animali o per creare materiali di compostaggio.

A tutto questo si dovrebbe unire l’uso, al di là di ogni stupido pudore, della cosiddetta "doggy bag", cioè l’uso di portare a casa i resti del pranzo per viziare con ottimo cibo anche il cane o il gatto domestico.

Gianluigi Pagano


lunedì 29 novembre 2021

“I Liquori della Tradizione Italiana”: un patrimonio da amare

  Grazie alla grande attenzione che il Gruppo Montenegro ha sempre riservato alla valorizzazione dei prodotti storici della liquoristica italiana, alcuni tra i più famosi marchi come Maraschino Buton, Nocino Benvenuti, Coca Buton, Rabarbaro Bergia, Oro Pilla e Grappa Libarna sono confluiti nel portafoglio Montenegro e adesso fanno parte della Collezione “I Liquori della Tradizione Italiana”.

Sarebbe un delitto non valorizzarli come meritano, perché, si tratta di prodotti di grande qualità ed ancora attualissimi, che possono essere riproposti, magari con miscelazioni originali, acquistando così nuovi “aficionados”.

Per verificare questa impressione mi sono recato al Baratie, cocktail-bar e trattoria, che ha recentemente aperto a Milano, attratto dallo strano nome, che ho poi saputo derivare dal mondo dei manga (Baratie è il ristorante galleggiante di One Piece).

Il locale è veramente originale, come del resto il nome stesso, in quanto unisce all’atmosfera conviviale e tipica delle osterie tradizionali una tecnica di miscelazione ed una cucina attualissima.

Mi ha accolto Jack, alias Giacomo Sacchetti, il fantasioso Bartender, a cui ho timidamente chiesto se conoscesse questi antichi/modernissimi liquori.


                                               Il Bartender Jack nel suo regno


Mi ha guardato un po’ di traverso, poi mi ha offerto un cocktail veramente delizioso:

MEDITERRANEO

  • Maraschino Buton 1 parte

  • Limone 1 parte

  • Vodka 2 parti

  • Rametto di rosmarino

Appena ho avvicinato le labbra al calice è successo un evento strano: una specie di déjà-vu, e mi sono visto da giovane, in una chiara giornata di dicembre, mentre, chino sulle sudate carte della mia tesi, per cercare di non mandare il cervello in ebollizione, bevevo un bicchiere di neve (allora si poteva!), aromatizzata al Maraschino Buton, che d’inverno era la mia bevanda ideale: certamente non troppo alcolica, visto le proporzioni neve-liquore, ma piacevole e stimolante.

Questo era il liquore preferito di mia madre, ma che anche mio padre non lo disdegnava, tanto che la bottiglia del Maraschino Buton, con il suo inconfondibile rivestimento di paglia, era sempre presente nel mobiletto-bar di casa.




Coktail Mediterraneo



Era allora di gran moda perché poco alcolico (32°) e grazie al suo gusto morbido e piacevole, unito al delizioso profumo di marasca.

Va notato che, se è vero che l’origine del liquore è dalmata, questo rappresentava magnificamente i sapori ed i profumi delle nostre marasche!

Mentre rivivevo questi piacevoli ricordi, la voce di Jack mi richiamò alla realtà e gli confermai che trovavo squisito il suo cocktail, mentre fra me cercavo di isolare l’aroma del maraschino, che era un po’ come la voce di un primo violino che il Maestro concertatore Jack aveva magistralmente accordato a quelle degli altri componenti della sua orchestra liquoristica.

La vodka dava la struttura, mentre il maraschino ed il limone, davano una sfumatura agrodolce, fondendo i loro aromi, che si univano a quello finale del rosmarino.

Ho scoperto con gioia che esistono ancora tante cose buone che mi incantavano in gioventù e debbo essere grato al Maestro Jack che mi ha guidato a questa scoperta.

Dunque ho incontrato un vecchio amico: il Maraschino Buton, trovandolo più in forma che mai e ciò non può che far piacere; ora mi ripropongo di ritrovare anche gli altri componenti della collezione “I Liquori della Tradizione Italiana” e vedere come siano oggi rivissuti e degustati.

Gianluigi Pagano

mercoledì 27 ottobre 2021

Cuor di Margherita, Cuore d'Europa - Il Percorso Internazionale Le Vie della Pizza

 

Da tempo i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa cercavano di individuare nel

Quartier del Piave una pizzeria da proporre nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Via della Pizza.


La rete dei Borghi Europei del Gusto ha deciso infatti di un creare un percorso

dedicato ai temi dei Mulini, delle Vie del Pane e delle Vie della Pizza, tra

le grandi iniziative di informazione internazionali del progetto. Il circuito

organizza e promuove dei percorsi d’informazione per mettere a confronto idee,

progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli

equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.

Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori , per raccontare a

giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.


Ecco allora la sosta alla Pizzeria Cuor di Margherita di Moriago della Battaglia.

Ci aveva incuriosito la lavagna delle novità : “I nostri prodotti nuovi per l'arrivo dell'autunno❤️💙

Friarielli, Zucca e Regina di marca ( un affettato fatto con pasta di salame, lonza, lardo il tutto ricoperto da uno stato pepato) – osservano Stefano e la moglie Katiusha.

Una attenzione verso i prodotti del territorio, che rivela una cultura autentica.


Stefano viene da un altro mondo professionale, ma ha iniziato questa esperienza con le idee

assai chiare..


“ La pizza può sembrare un cibo semplice, ma non lo è affatto. Innanzi tutto curo l'impasto, conle giuste attenzioni ai tempi di maturazione e di lievitazione. La selezione dei 'commenti' deve essere improntata sulla assoluta eccellenza degli ingredienti. Non mi interessa risparmiare qualche centesimo a scapito della qualità”

Un esempio?


“Pizzetta al volo, per ogni gusto! La nostra di questa sera è con pancetta pepata, crema di zucca e misto funghi senza la mozzarella! E voi che gusto preferite?”


Fantasia e creatività, senza strafare : questo il segreto.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato Cuor di Margherita alle iniziative del progetto Di qua e di là del Piave : l'esordio, con una teglia al formaggio di capra, presso la



Società Agricola Palù in quel di Mosnigo.





martedì 12 ottobre 2021

VINO E DINTORNI: LA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA DOCTORWINE 2022 E I PRIMI EVENTI DELLA MILANO WINE WEEK

 









Borghi d’Europa ha seguito alcuni appuntamenti di livello a Milano

Milano, 12 Ottobre 2021-Per la città di Milano e l’intero compartimento vitivinicolo del Belpaese l’inizio di ottobre è stato davvero scoppiettante, grazie a un incredibile numero di appuntamenti tematici targati Milano Wine Week 2021 e alla presentazione della Guida 2022 di Doctorwine all’Hotel Principe di Savoia.

Borghi d’Europa ha seguito alcuni di questi eventi dedicati al mondo del vino, traendone ottime indicazioni per i propri progetti d’informazione, specialmente quelli europei, che vedono e vedranno la sostenibilità come elemento cardine.

Per quanto riguarda la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2022, firmata dal Doctorwine Daniele Cernilli, Borghi d’Europa ha partecipato a due masterclass focalizzate sulle bollicine italiane, entrambe condotte dalla brillante Sissi Baratella, dove sono stati particolarmente apprezzati lo Spumante Arvange Pas Dosè della Cantina Valtidone dei Colli Piacentini e il Franciacorta Satèn 2017 di Barone Pizzini di Provaglio d’Iseo (Bs).

 

Da segnalare anche un approfondimento territoriale sull’uva autoctona Erbamat, poco conosciuta e usata per grandi Spumanti Metodo Classico da poche cantine franciacortine, tra cui proprio Barone Pizzini, ed infine le  etichette dell’Antica Masseria Jorche di Torricella (Ta), che sanno di Puglia in tutto e per tutto.

Per la quarta edizione della Milano Wine week, tra le centinaia di eventi e masterclass in programma, (con collegamenti in 11 città e 7 Paesi fondamentali  per il mercato enologico come  USA, Canada, UK, Russia, Cina, Giappone e Hong Kong!), la Redazione di Borghi d’Europa ha scelto di presenziare a 2 interessanti masterclass: una sul Pecorino d’Abruzzo (a cura del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo) e una su alcune etichette particolari dell’Azienda Agricola Monte Zovo di Caprino Veronese (Vr).

Nota a parte la merita la Wine Business City, svoltasi nella grande location dello Spazio Megawatt Court, dove operatori, stampa, produttori ed export manager si sono potuti incontrare in presenza per utili confronti sull’intero comparto.

Un evento di estrema importanza la Wine Business City dunque, dove sono stati apprezzati i gioielli bianchi del Collio di Fabjan Korsic, poi i vini Abruzzesi della Tenuta Secolo IX di Castiglione a Casauria (Pe) ,quelli marchigiani della Società Agricola Forestale Filodivino di San Marcello (An) e i i rossi di Brunello (uva Sangiovese al 100%) di San Guglielmo, piccola e bella realtà di Montalcino (Si).

Eventi in presenza (cosa che fa la differenza rispetto a quelli digital), grandi vini e territori da raccontare: così va bene!

 

venerdì 14 maggio 2021

I Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa presentati a Montebelluna - Gli interventi di San Marino, Friuli Venezia Giulia,Veneto, Marche e Puglia

 






I Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa,nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), vengono presentati nel corso di dieci incontri di informazione .

Nel secondo appuntamento che si è tenuto presso il ristorante IppoBicigrill a Montebelluna, i temi affrontati sono stati quelli delle Ferrovie non dimenticate e della Strada Europea dei Formaggi.


Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa e fondatore della rivista La Vaca Mora, ha raccontato

la storia delle ferrovie non dimenticate : le nere e sbuffanti locomotive della linea Adria-Mestre e

“Vaca mora” era il termine popolare con cui veniva chiamato anche il trenino a vapore che si 

arrampicava sbuffando dalla pianura vicentina fin sull'Altopiano di Asiago .



Nel febbraio del 2014 una delegazione di Borghi d'Europa si incontrava a San Marino con l’Ufficio di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, nel corso del quale èera stata confermata la partecipazione sanmarinese al VII Festival Europeo del Gusto, svoltosi a Grantorto (Padova) dal 28 febbraio al 2 marzo dello stesso anno.

La manifestazione era dedicata al tema delle Ferrovie Dimenticate e San Marino portò la testimonianza della storia del Treno Bianco Azzurro: la ferrovia che collegò San Marino e Rimini dal 1932 al 1944 e che si intende almeno in parte ripristinare. Nell’occasione, San Marino propose in degustazione i propri vini e i propri prodotti alimentari ed enogastronomici, presentati dal Consorzio Terra di San Marino.





Poi è toccato a chef Accio interpretare la giornata, con le eccellenze dei territori invitati.

Dal Percorso Internazionale La Via dei Norcini hanno fatto capolino il Prosciutto D'Osvaldo

di Cormons (leggermente affumicato) e il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader 

(Mosnigo di Moriago della Battaglia-Tv).

“Dopo la fase di cottura-osserva Renzo Lupatin-, il prosciutto viene letteralmente messo a fiamma viva fino al completo imbrunimento della sua parte superiore priva di cotenna che, arrostendosi ad alta temperatura, si insaporisce di quel tipico gusto della cottura alla brace.”


Chef Accio ha proposto i due prosciutti su di una piadina, realizzata con la Farina Far Piadina

dell'antico Molino Filippi di Castelnovo di Isola Vicentina,farina di mais bianca precotta e rimacinata sottilissima, ideale per impasti, senza glutine. Sopra la piadina un sottile strato di stracchino di capra dell'Azienda agricola Col dei Laghetti di Volpago del Montello (TV).


Bioemozioni, Erboristeria e Alimenti biologici di Montebelluna, ha proposto la pasta bio (i fusilli) 

del Pastificio Columbro di Fano, che chef Accio ha interpretato con un sugo di verdure di stagione.

Sempre da Bioemozioni la selezione del pane, rigorosamente bio,opera del Panificio Rizzato

e della cooperativa Mani in Pasta di Vicenza.

Uno strepitoso caprino stagionato dell'azienda agricola Col dei Laghetti ha 'chiuso' degnamente il convivio.

L'incontro è stato commentato dai vini di Gorizia e di San Floriano del Collio : Fabian Korsic

ha presentato il Friulano e il Collio,Gianluca Pelizzon (azienda agricola Villa Vasi di San Mauro,

Gorizia), ha proposto la Malvasia e la Ribolla Gialla. Il commento enoico è stato fatto da

Alessio Dalla Barba, giornalista di Milano e sommelier professionale AIS, che ha sottolineato 

l'eccellenza dei vini proposti.

sabato 1 maggio 2021

Alessandro Arioldi, Quel del Formai, nella Via Europea dei Formaggi

 


 



Il Percorso d'informazione La Strada dei Formaggi, sviluppato all'interno del progetto

L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum 

Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), prevede

una tappa nella Pedemontana del Grappa.


Alessandro Arioldi, dopo aver maturato una esperienza pluriennale in una Latteria del

territorio, nel 2017 ha deciso di seguire poi una strada segnata dall'autonomia professionale.

“ L'idea era quella di intercettare le migliori produzioni artigianali locali, soprattutto

quelle delle malghe, per proporle secondo un modello distributivo originale, fatto di

più tappe al giorno in siti e borghi al di fuori dei circuiti commerciali di sempre”


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa lo hanno intervistato infatti in Piazzetta

Stefanin, un piccolo borgo di Cavaso del Tomba.


L'alpino di 36 mesi , il montasio, il morlacco di differenti stagionature, il formaggio di

capra del tutto particolare....

Già, il morlacco e il bastardo.


“Prodotti da un ristretto numero di malgari che con tenacia e passione portano avanti una tradizione antica, Morlacco e Bastardo sono i due formaggi tipici del Grappa: due prodotti dal sapore deciso, inconfondibile, che nascono da una lavorazione artigianale, “a ritmo lento”.

Sono prodotti in quota, nel periodo estivo, quando il bestiame viene portato in alpeggio. Il latte viene munto e lavorato nelle malghe, luoghi della tradizione rurale, già presenti come insediamenti fissi nel XVII secolo, punti di riferimento fondamentali in questo territorio aspro e autentico.

In alcuni centri didattici si può osservare la lavorazione del latte e in molte malghe è possibile degustare il prodotto, imperdibile con la polenta.”


Alessandro, Quel del formai, sa raccontare e spiegare bene le storie dei suoi formaggi.

“ Fare il selezionatore di prodotti caseari di altissima qualità, significa possedere una passione

infinita, una curiosità inesauribile e un desiderio di conoscenza continuo”.







Borghi d'Europa ha inserito Alessandro Arioldi fra i selettori che accompagneranno le storie del

Percorso Internazionale Le Vie dei Formaggi.


Commenti