sabato 1 maggio 2021

Alessandro Arioldi, Quel del Formai, nella Via Europea dei Formaggi

 


 



Il Percorso d'informazione La Strada dei Formaggi, sviluppato all'interno del progetto

L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum 

Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), prevede

una tappa nella Pedemontana del Grappa.


Alessandro Arioldi, dopo aver maturato una esperienza pluriennale in una Latteria del

territorio, nel 2017 ha deciso di seguire poi una strada segnata dall'autonomia professionale.

“ L'idea era quella di intercettare le migliori produzioni artigianali locali, soprattutto

quelle delle malghe, per proporle secondo un modello distributivo originale, fatto di

più tappe al giorno in siti e borghi al di fuori dei circuiti commerciali di sempre”


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa lo hanno intervistato infatti in Piazzetta

Stefanin, un piccolo borgo di Cavaso del Tomba.


L'alpino di 36 mesi , il montasio, il morlacco di differenti stagionature, il formaggio di

capra del tutto particolare....

Già, il morlacco e il bastardo.


“Prodotti da un ristretto numero di malgari che con tenacia e passione portano avanti una tradizione antica, Morlacco e Bastardo sono i due formaggi tipici del Grappa: due prodotti dal sapore deciso, inconfondibile, che nascono da una lavorazione artigianale, “a ritmo lento”.

Sono prodotti in quota, nel periodo estivo, quando il bestiame viene portato in alpeggio. Il latte viene munto e lavorato nelle malghe, luoghi della tradizione rurale, già presenti come insediamenti fissi nel XVII secolo, punti di riferimento fondamentali in questo territorio aspro e autentico.

In alcuni centri didattici si può osservare la lavorazione del latte e in molte malghe è possibile degustare il prodotto, imperdibile con la polenta.”


Alessandro, Quel del formai, sa raccontare e spiegare bene le storie dei suoi formaggi.

“ Fare il selezionatore di prodotti caseari di altissima qualità, significa possedere una passione

infinita, una curiosità inesauribile e un desiderio di conoscenza continuo”.







Borghi d'Europa ha inserito Alessandro Arioldi fra i selettori che accompagneranno le storie del

Percorso Internazionale Le Vie dei Formaggi.


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mercoledì 18 novembre 2020

SCALZO CONSERVE DI CALABRIA: PROFUMI NETTI E TIPICI

 



 

 

Milano, 17 Novembre 2020- A Marzi, nel Cosentino, dal 1973 sorge un’azienda i cui principi sono strettamente legati ai sapori della tradizione e al legame indissolubile col territorio: l’Azienda Scalzo, fondata da Giuseppe Scalzo.

Una realtà gastronomica dove si respira nettamente la Calabria, in tutte le sue eccellenti e gustose sfumature, che col tempo come azienda familiare da commerciale è diventata azienda artigianale a tutti gli effetti, iniziando un percorso di lavorazione e conservazione dei prodotti in maniera naturale.

L’Italia del Gusto ha avuto il piacere di conoscere alcuni dei grandi prodotti di Scalzo da Sbunda, localino del gusto made in Calabria al 100% situato vicino al centro di Milano.

La clientela da Scalzo si può divertire a scegliere tra una vasta gamma di prelibati articoli: si possono infatti trovare confetture, come quella di castagne o di amarene soleggiate, creme da tavola come quella ai carciofi, marmellate tipiche come quella alle arance o quella al cedro, prodotti essicati e sottoli, specialità come i Calabrotti al tonno e sughi pronti come quello alla Nduja o quello ai broccoli neri.

Un capitolo a parte lo merita senza dubbio il Peperoncino, ingrediente importante e molto diversificato dall’Azienda Scalzo, che lo propone sia come condimento, che come crema (come quella di Habanero o quella ai funghi e peperoncino)che come sugo o specialità (come quello ripieno alla Nduja o ripieno di acciughe e capperi), sino alle confetture e al prodotto essicato.

sabato 8 febbraio 2020

La valorizzazione della castanicoltura nelle Valli del Natisone



La Pro Loco Nediske Doline (Valli del Natisone) e il Comune  di Stregna hanno proposto una tre giorni dedicata alla castagna e ai suoi derivati, preziosi alimenti del territorio,presenti sulle nostre tavole fin dai tempi antichi.
Si è iniziato giovedì 6 febbraio con una lezione degustazione  tenuta da Teresa, cuoca del ristorante Sale e Pepe. facente parte dell'Associazione Via dei Sapori,per proseguire venerdì 7 febbraio con una tavola rotonda sulla castanicoltura e sulla castagna (sempre alla trattoria Sale e Pepe). Borghi d'Europa è intervenuta per realizzare le interviste ai produttori. Infine, domani domenica 9 febbraio
si terrà la passeggiata tematica con partenza da Stregna. La guida naturalistica Angelo Sinuello
accompagnerà a conoscere gli animali,le piante e i maestosi castagni secolari della Benecija.Al rientro la merenda presso la trattoria Sale e Pepe e l'intrattenimento musicale con il duo 'Miola

Il progetto di valorizzazione della castanicoltura nelle Valli del Natisoneè stato inserito da Borghi
d'Europa nel progetto Terre di Confine, Percorso Internazionale La Montagna dell'informazione.

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lunedì 20 gennaio 2020

A Milano, all'Osteria della Stazione, Borghi d'Europa presenta le iniziative del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura, Patrocinato dalla IAI

Borghi d'Europa ha scelto l'Osteria della Stazione a Milano per presentare il progetto 'L'Europa delle Scienze e della cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il 2020 in oltre dieci Paesi europei.
“L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI)- osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa-
è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica. 
La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri
degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.
Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina”.

Nel 2020 si svolge ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Capitale europea della Scienza,
mentre la città croata di Fiume è la capitale europea della cultura.
Così Borghi d'Europa propone ogni mese degli incontri di informazione, per raccontare le storie delle comunità in cammino.
Il 22 di gennaio, si confrontano le Terre di confine : la Valtellina, con la sua viticoltura eroica e
il Friuli Venezia Giulia, con la straordinaria esperienza di Friulando, una rete che nasce da cinque aziende friulane che amano il proprio territorio. Il Friuli Venezia Giulia è un piccolo fazzoletto di terra incastonato in un angolo d'Italia, tra Austria e Slovenia, con tanta storia, cultura, natura, e una grande tradizione enogastronomica in gran parte ancora da scoprire.
‍”Vi accompagneremo lungo percorsi emozionali e sensoriali. Insieme a noi friulani, visiterete colline e montagne, sarete guidati alla scoperta di nuovi sapori, paesaggi inaspettati e profumi inebrianti. Scoprire il Friuli e innamorarsene sarà questione di un attimo!”
Ma non poteva mancare un tocco di mare : il progetto Destinazione Delta del Po porterà a Milano
il racconto delle ostriche rose. L’impianto di coltivazione del prelibato mollusco presente in Italia è situato nella Riserva della Biosfera del delta del Po nella Sacca di Scardovari, la più grande laguna del Po, situata tra le foci del Po delle Tolle e il Po di Gnocca, un punto magico dove il grande fiume e il mare Adriatico si scindono in un abbraccio dando vita ad un ambiente unico per l’allevamento di vongole e cozze.

giovedì 26 dicembre 2019

BORGHI D'EUROPA A MARANO LAGUNARE, PER INCONTRARE GIORNALISTI E COMUNICATORI DELLE VIE D'ACQUA







Milano – Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica) e da ESOF2020 (EuroScience Open Forum), promuove nel mese di gennaio 2020 un incontro di informazione del Percorso Internazionale Aquositas,Le Vie d'Acqua a Marano Lagunare,in Friuli Venezia
Giulia.
Anticamente Marano, sotto il patriarcato di Aquileia (capoluogo di una delle provincie del Sacro Romano Impero), era il punto di forza contro i nemici provenienti dal mare. La Repubblica di Venezia mirava a farla sua per avere il dominio incontrastato sull’alto Adriatico; nell’anno 1543 Marano passa definitivamente sotto il dominio della Serenissima che come ricordo lasciò alla cittadina il dialetto Veneto.
Vivere Marano significa visitare le Riserve Naturali, dove tuffarsi nella natura ed osservare dal vivo senza disturbare innumerevoli specie acquatiche e volatili che proliferano nel loro habitat naturale; un piccolo paradiso per i bambini e per i naturalisti.
Vivere Marano significa tuffarsi nel passato, bastano quattro passi nell'affascinante centro storico raccolto attorno alla torre millenaria per accorgersene. Significa tuffarsi tra mille sapori culinari, dove il pesce fa da padrone, legati alla tradizione "povera" tramandata nelle generazioni.
Vivere Marano significa tuffarsi nel divertimento popolare, con le innumerevoli serate che accompagnano tutta la stagione estiva, culminato in occasione delle feste paesane.
Per tutti questi buoni motivi Borghi d'Europa incontra i giornalisti e i comunicatori di
borghi d'acqua di altre regioni e di altri Paesi europei a Marano,proponendo una Via del Gusto singolare, basata sul racconto di uno straordinario personaggio : Roberto Regeni,
pescatore-birraio, creatore della Birra 620 Passi,che racchiude nel suo sapore storie di mare e di pesca, di gente friulana e di parlata veneta con una ricetta altamente innovativa studiata dai mastri birrai lagunari.

ESOF (EuroScience Open Forum) è il più grande incontro scientifico interdisciplinare in
Europa. Creato nel 2004 da EuroScience, questo forum biennale dedicato alla ricerca scientifica - ha raccontato nella sua intervista il professor Bruno Dalle Vedove-,e all'innovazione offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori,amministratori pubblici, imprenditori e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 ed è stata scelta come luogo in cuiospitare la nona edizione di ESOF, che si svolgerà dal 5 luglio al 9 luglio 2020, e sarà accompagnata da un Festival della Scienza aperto a tutti, Science in the City Festival che durerà invece due settimane, dal 27 giugno al 11 luglio 2020. L’incontro si terrà nell’area del Porto Vecchio, il vecchio scalo commerciale marittimo di Trieste che per decenni è stato il porto dell'Impero austro-ungarico e che ora è un patrimonio architettonico e industriale eccezionale.Il festival invece comprenderà tutta la città.”
Freedom for Science” si riferisce a una scienza che si pone problemi aperti, anche apparentemente irrisolvibili, con curiosità e metodo, senza restrizioni di credo o pregiudizi. “Science for Freedom” significa d’altro canto che la scienza è un linguaggio inclusivo, che fa dialogare persone di qualsiasi colore e genere, talvolta anche che sono in lotta tra loro. Nel riconoscere l’importanza di tale dialogo, Trieste si impegna a coinvolgere i Paesi dell’Europa centro-orientale, poco rappresentati nelle edizioni precedenti di ESOF, incrementando le opportunità di relazione, conoscenza scientifica, sviluppo di nuove carriere e business, facendo quindi un importante passo in avanti verso un'idea di Europa scientifica aperta e inclusiva.
Promotore e organizzatore dell’evento è la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT) che ha anche sviluppato un programma ad hoc, chiamato proESOF e caratterizzato da una serie di attività che precedono,accompagnano e seguono lo sviluppo dell’EuroScience Open Forum del 2020.m Tutti possono partecipare proponendo eventi, spettacoli, esposizioni, laboratori e molto altro.

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.

Nell’arco di tempo coperto dall’iniziativa, spiega Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa, Milano sarà la capitale informativa del Progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’: tutti i borghi e i territori della rete (trenta borghi di oltre 15 paesi e regioni d'Europa) presenteranno e racconteranno a giornalisti e comunicatori le loro storie, mettendo al centro la riscoperta di culture e luoghi sconosciuti”.

I trenta borghi saranno organizzati per aree tematiche: i Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa, già presentati a Milano, nella sede del Parlamento Europeo nell'aprile del 2019.
Queste pagine vi faranno da guida.

sabato 7 dicembre 2019

La pizza di Villa D'Asarta a Porpetto, nel racconto di Nicola, Maestro Pizzaiolo





Roberto Regeni,nume tutelare del Birrificio 620 passi di Marano Lagunare, ha fatto conoscere
ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d'Europa,Nicola, talentuoso pizzaiolo del Ristorante
Pizzeria Villa De Asarta di Porpetto.

“Villa De Asarta è il ristorante di pesce di Udine, in località Porpetto, dove potete gustare ottime specialità a base di pescato fresco come la frittura di pesce dell’Adriatico e il pesce ai ferri.
Il locale è specializzato in pietanze tradizionali della cucina mediterranea, perfette per una cena in compagnia o un pranzo di lavoro. “

Nicola è stato intervistato dalla redazione multimediale di Borghi d'Europa ed ha potuto
raccontare, con grande semplicità e senso del realismo, i 'segreti' di una buona pizza : una
accorta scelta delle farine, giustamente mescolate nell'impasto (tenendo conto anche se il forno
è a legna o elettrico) ; un lungo periodo di maturazione (almeno 72 ore),per evitare il ricorso all'acqua minerale ; la scelta di prodotti soprattutto del territorio da utilizzare nelle guarnizioni
della pizza. Un po' scettico sul fenomeno delle pizze gourmet (che spesso rappresentano un'ottima scusa per sparare prezzi pazzeschi!),Nicola preferisce parlare di pizze speciali,che richiedono
un impegno e una laboriosità maggiori.
Proprio per questo alla pizzeria di Villa d'Asarta vengono proposte nel corso della settimana,
non il sabato e la domenica, che sono i giorni a più alta intensità di frequentazioni.

L'appuntamento dei giornalisti de Le Vie della Pizza a Porpetto è dunque ormai deciso :
l'accompagnamento con le birre di Roberto Regeni un altro motivo di attrattività.

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mercoledì 5 giugno 2019

Simone Michielin, ovvero Antiquum di Vittorio Veneto, in Borghi d’Europa

Dopo la presentazione dei 10 Percorsi Internazionali presso la sede del Parlamento Europeo
di Milano e la partecipazione al Festival dello Sviluppo Sostenibile, la rete internazionale
Borghi d’Europa ha iniziato l’itinerario per individuare le ‘tappe’ dei Percorsi stessi.
Per quanto riguarda ‘I Mulini del Gusto e le Vie del Pane’, le visite in incognito per tracciare
in Italia la mappa delle ‘soste del gusto’ ha portato i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’
Europa a Vittorio Veneto, a Ceneda, ove hanno incontrato Antiquum, panificio artigianale
di Simone Michielin e Lucrezia.
Un primo stage con la redazione di Borghi d’Europa si è svolto rigorosamente alle prime ore dell’alba,
per raccogliere le parole di Simone, impegnato con il forno a legno (firmato da un Maestro,Eros Pavesi di Rimini),
a ‘creare’ il pane di farine pregiate. Lucrezia, ha saputo accompagnare la storia del Nostro, lasciando il fascino
e la complessità di Venezia, per condividere questa avventura che, per altro, ha solide radici nel dna della famiglia Michielin.
Poi, nel giorno di apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la testimonianza di Simone
per le Vie del Pane, nel corso di una trasmissione che ha dato voce anche a Grani Antichi FVG,
al Mulino Terre Vive e alla rete di pizzerie de L’Angolo Goloso, come dire, insomma, dal seme
alla tavola.
Un percorso non pubblicitario, ma di informazione onesta e ‘pulita’,che proporrà alle comunità
scolastiche un materiale didattico sulla storia del pane.
E, su queste scelte, Lucrezia e Simone ci sono e ci saranno.
Così va bene!