Dopo lo stage di informazione che si era svolto alla Enoteca di Cormons, l’Associazione Vinoteka
di San Floriano del Collio aveva proseguito il percorso di informazione all’interno del progetto
‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’, promosso da Borghi d’Europa, sotto il Patrocinio della IAI
(Iniziativa Adriatico-Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione
adriatico-jonica) e di ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza.
L’intervento a Trieste, presso il Quartier Generale di ESOF2020 al Porto Vecchio, all’incontro di apertura sui temi della Sostenibilità nella Filiera Agroalimentare, era stato l’occasione per presentare la storia e le iniziative della Associazione Vinoteka.
“L’associazione Vinoteka – ricorda la Presidente del sodalizio, Natasha Humar-, unisce i produttori di vino di San Floriano del Collio e di Oslavia (Gorizia). Dal 2006 l’associazione si è impegnata nell’organizzazione e nella promozione dell’evento gastronomico Likof, appuntamento annuale
che si svolge nel mese di giugno ed è finalizzato alla promozione dei prodotti tipici locali.”
Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa si sono ricordati immediatamente dell’Associazione di San Floriano del Collio ed hanno deciso di inserirla nel Percorso del gusto de
‘Il Cammino delle Identità’, l’itinerario che, prendendo lo spunto da GO25, Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia 2025, Borghi d’Europa ha deciso di realizzare.
Un grande Cammino di scoperta degli inediti del buon e bello vivere, chiedendo ai giornalisti e ai comunicatori del progetto ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’ :
-di visitare le comunità italiane e slovene ;
-di intervistare i protagonisti silenziosi delle diverse filiere produttive con un approccio multimediale, rispettoso della pluralità delle culture;
-di presentare i protocolli informativi raccolti a Milano, nel corso di incontri di informazione a più voci ;
-di ‘incrociare’ le storie raccolte con le storie di altri borghi italiani ed europei inseriti nella rete internazionale di Borghi d’Europa.
Natasha Humar ha saputo trasmettere tutta la sua passione e la sua carica emotiva nelle iniziative di
Vinoteka.
Ma conosciamo più da vicino il ‘pianeta’ Humar.
Antonio Humar inizia a produrre uva e frutta all’inizio del ‘900, con due soli ettari. Negli anni ’50 i suoi figli, Marcello e Marino, abbandonano progressivamente la frutticoltura, ormai non più redditizia, per dedicarsi unicamente alla viticoltura. Portano l’estensione dell’azienda a 30 ettari vitati e da mezzo secolo imbottigliano i propri vini. Vini che, nei propri aromi, conservano le fragranze della frutta coltivata per generazioni. Producono uno spumante brut, da uve Chardonnay, e sei vini bianchi. Ma anche quattro vini rossi, tre in purezza ed un uvaggio, il “Rogoves”. Nonché tre vini dolci, cioè il classico Picolit, il Moscato e il “DiVino”, un passito ottenuto dalle uve selezionate di Chardonnay con il passaggio di un anno in barrique.
“Le nostre vigne – racconta Natasha-, si estendono sulle dolci colline di marna di San Floriano del Collio – dove il clima è frutto dell’incontro tra venti di montagna e brezza di mare. L’uva cresce sfruttando la varietà dei microclimi e la qualità dei terreni, ideali per la coltivazione di Pinot bianco, Ribolla gialla, Friulano, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon e di rossi altrettanto eccezionali come il Merlot, il Cabernet Franc e il Pinot nero.
L’appassionato impegno e la serietà professionale di Humar si esprimono nella trasformazione delle uve, nel finissaggio e imbottigliamento dei vini con l’ausilio delle più moderne attrezzature e teconologie’.